Toponomastica: lo strobeto Proverbio

Descrizione

All’intersezione tra il sentiero 845 e il sentiero 844 si sarà già entrati nella grande piantagione di pini strobi (Pinus strobus) di proprietà della falegnameria Proverbio, con sede nel Saronnese. L’impianto venne realizzato negli anni Cinquanta e Sessanta dalla Cartiera Vita-Mayer di Cairate, i cui proprietari risiedevano nella più vicina Abbiate. A seguito del fallimento di quell’industria nel 1977, la piantagione venne rilevata dagli attuali possessori.

A distanza di oltre sessant’anni, questa foresta artificiale è ancora immediatamente distinguibile per l’allineamento a filari degli strobi e il loro sovradominare le altre specie arboree grazie al cospicuo ombreggiamento prodotto dalle chiome, fattore che determina la quasi totale assenza di sottobosco.

Uno scorcio dello strobeto Proverbio. Foto: Matteo Colaone

Origini

La piantagione di Tradate aveva come obiettivo inserirsi nella filiera dell’industria cartaria che, in quei decenni, necessitava di materia prima di buona qualità e resa. Una simile sperimentazione era stata eseguita utilizzando anche il pino himalayano (Pinus wallichiana) in località Montechiaro. Il pino strobo è una conifera originaria del Nordamerica, dove cresce spontanea in regioni geografiche molto diverse, come l’isola di Terranova , la zona i Grandi Laghi in Canada, i monti dello stato di New York e la catena degli Appalachi fino alla Georgia. Fu introdotto in Europa a inizio del Settecento e, fino al Novecento, venne apprezzato come albero ornamentale nei giardini di ville.

Alcune stazioni di impianto forestale vennero realizzate nella fascia prealpina; solo dagli anni Sessanta la diffusione di questa essenza ebbe un notevole impulso, in particolare a seguito dell’opera del professore piemontese Giacomo Piccarolo, che nel saggio intitolato Possibilità e diffusione del pino strobo nella valle del Po, nel 1958, promosse l’utilità economica di questa pianta, specialmente per il recupero degli incolti. Le indicazioni inviate agli operatori del legno erano frutto di un complesso programma sperimentale, con il quale l’agronomo elaborò metodi colturali adatti a  impianti da realizzarsi nell’alta pianura e nella fascia pedemontana dell’Italia settentrionale.

Attraversando il sentiero 845 si può notare la presenza di diverse strade forestali con assetto ortogonale, in parte abbandonate, oltre che diverse bozze originariamente pensate come piccoli bacini idrici da utilizzarsi in caso di incendio; la maggiore di queste è detta “stagno del Proverbio”.

Lo stagno in proprietà Proverbio. Foto: Matteo Colaone

Geolocalizzazione

Autore

Matteo Colaone