Descrizione
Castelnuovo Bozzente, un Comune di poco più di 900 abitanti, totalmente ricompreso nel perimetro del Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, che qui ha la sua sede. Paese di vocazione agricola e forestale, rappresenta un nucleo con un valore storico, culturale e architettonico da valorizzare.
Il paese è visitabile percorrendo i sentieri 841 e 846.
Cenni storici
I territorio si estende sulle colline moreniche dalle quali nascono i torrenti Gardaluso, Fontanile e Bozzente. Secondo gli studi dello storico Luciano Golzi Saporiti, il nucleo abitato è di possibile fondazione franca, ossia collocabile prima del 1000, poichè i signori del luogo, i de Castellonovo, ancora nel XII si dichiaravano di legge salica, ossia al codice di norme seguito da questo gruppo etnico.
Si tratterebbe quindi di una nuova fondazione di una piccola fortificazione in una posizione ritenuta strategica e – verosimilmente – non ancora abitata.
Castelnuovo faceva parte della Pieve di Appiano Gentile e – con essa – del Comitato del Seprio, di cui seguì le sorti fino all’inclusione dell’intero territorio nel Ducato di Milano nel XIV secolo.
All’interno dell’organizzazione statuale, nel 1650 il paese, come tutto l’Appianese, fu infeudato ai Del Rio Castiglioni; in seguito il feudo passò agli Imbonati e, infine, ai Litta.
Come si evince dalla mappa del Catasto Teresiano del 1722, il nucleo più antico del paese si sviluppa sull’asse di via Cattaneo e via alla Chiesa, con l’edificio religioso decentrato a nord. Si tratta di una porzione pianeggiante, ancora in parte circondata da terreni agricoli, posta sul ciglio di un vallone sul quale si affaccia proprio la chiesa, sul cui luogo poteva in origine convivere con una piccola fortificazione, da cui il toponimo.
Oltre al centro storico, nel territorio di Castelnuovo vi sono diverse cascine, ronchi, casotti e anche un antico roccolo di caccia, più o meno distanti dal capoluogo.
Una prima espansione urbana avvenne nel corso dell’Ottocento, a sud, oltre via San Martino; nel secolo successivo lo sviluppo residenziale – comune a tutta la regione – permise l’edificazione di nuove aree residenziali in particolare in direzione di Beregazzo, pur senza un disegno ben preciso.
L’economia locale si basa ancora su alcune aziende agricole e due tessiture seriche, sebbene buona parte della popolazione trovi lavoro nei Comuni circostanti o tramite il frontalierato.
La chiesa di S. Martino
La chiesa parrocchiale si presenta con una facciata vagamente neoclassica e recentemente restaurata. Le sue forme attuali risalgono al Settecento e all’Ottocento.
La festa del patrono si celebra la domenica successiva all’11 novembre, giorno di San Martino, che è tradizionalmente considerato il termine dell’anno agricolo e la scadenza dei contratti d’affitto.
Geolocalizzazione
Autore
Matteo Colaone