Il Parco Pineta, insieme ad altre Aree Protette Lombarde, ha preso parte a una visita di scambio tra una delegazione di rappresentanti di gestori di Aree Protette libanesi e aree protette italiane. La visita, promossa da Istituto Oikos, è durata una settimana e ha previsto vari appuntamenti: incontri istituzionali – come quello con FederParchi a Roma e con Regione Lombardia a Milano – ed esperienze dirette sul campo in diverse aree protette lombarde. I gestori delle Aree Protette del Libano hanno infatti visitato i principali Parchi Regionali Lombardi, tra cui anche il Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Step4Nature-Stepping up Nature Reserves Capacity (https://www.undp.org/lebanon/projects/stepping-nature-reserves-capacity-%E2%80%93-step4nature), finanziato dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo Sviluppo (AICS), attuato dal Ministero dell’Ambiente del Governo Libanese e implementato da UNDP (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite). Punta al rafforzamento della gestione sostenibile delle Riserve Naturali in Libano e delle capacità del Ministero dell’Ambiente libanese ad attuare delle politiche governative per un’efficace conservazione della biodiversità e un uso sostenibile delle risorse.
Gli incontri con le aree protette lombarde si sono focalizzati su aspetti tecnico-operativi legati alla conservazione della biodiversità, governance, sostenibilità economica; ma anche su come promuovere l’educazione e la sensibilizzazione sulle tematiche ambientali.
La giornata al Parco Pineta si è aperta lo scorso venerdì 15 settembre con un intervento del Direttore Gabriele Pozzi che, dopo aver portato alla platea i saluti del Presidente Clerici, ha illustrato le caratteristiche del Parco Regionale, dalle valenze ecologiche alla gestione e organizzazione interna dell’area protetta.
È seguito un intervento di Cristina Tha, di Istituto Oikos, focalizzato sull’importanza di creare un dialogo costante e collaborativo tra le aree protette del territorio, portando come esempi il progetto Insubriparks (un progetto transfrontaliero che coinvolge aree protette italiane e svizzere per lo sviluppo e la promozione delle stesse) e il sistema di gestione dei PLIS da parte del Parco Pineta.
Infine Anna Borghi, della Cooperativa Sociale Astronatura, ha chiuso gli interventi della mattinata, con uno spaccato sulle attività di educazione ambientale e sensibilizzazione per cui il Parco rappresenta un’eccellenza nel panorama delle aree protette lombarde.
Il folto pubblico, costituito da rappresentanti di 15 Riserve Naturali del Libano, 2 rappresentanti del Ministero dell’Ambiente del Governo libanese e 2 funzionari del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, ha potuto anche “toccare con mano” l’impegno del Parco Pineta sia nella tutela delle risorse naturali che nella sua altrettanto fondamentale finalità educativa. In tarda mattinata in una prima sessione e poi nel pomeriggio, gli ospiti libanesi sono stati guidati dal Direttore e da diverse figure tecniche coinvolte nei progetti a vedere alcuni interventi di ripristino ambientale recentemente realizzati sul territorio. La riqualificazione di aree umide già esistenti e la creazione di altre hanno consentito di dare un contributo fondamentale a supporto di progettazioni ambiziose, quali ad esempio il LIFE Insubricus a tutela del Pelobate fosco insubrico, specie minacciata endemica della nostra pianura. Le pozze ripristinate vengono infatti utilizzate come nursery dal progetto europeo per il ripopolamento di questa specie così speciale non solo nel Parco Pineta, ma anche nel vicino Parco del Ticino.
Un altro esempio di riqualificazione riguarda la piantumazione di essenze autoctone nel tentativo di ripristinare l’area in cui era stato rimosso un elettrodotto e che rischiava di essere invasa dalla robinia, una specie esotica. Tutti gli interventi di riqualificazione si trovano a due passi dal centro visite e dall’ecoplanetario, centro della fruizione dell’intera area protetta.
L’interesse da parte degli ospiti è stato molto alto e il confronto sugli aspetti tecnici della gestione delle aree protette davvero coinvolgente. I rappresentanti della delegazione, tutti coinvolti a vario titolo nella gestione delle aree protette nel loro Paese, hanno rivolto al Direttore e ai relatori moltissime domande: dalla richiesta di approfondimenti sui kit didattici utilizzati nelle attività educative, ai materiali utilizzati per i ripristini, al coinvolgimento di volontari nelle attività del Parco. Un importante riscontro hanno avuto nella discussione le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco, figure che attualmente in Libano non esistono, ma che hanno riscosso un grande interesse.
Il Parco Pineta ha quindi contribuito in modo costruttivo a questa visita di scambio, fornendo esempi concreti di buone pratiche messe a punto nel nostro Paese, che probabilmente potranno essere contestualizzate, esportate e replicate in Libano.