Si è tenuta oggi pomeriggio, sabato 28 maggio, la cerimonia ufficiale di inaugurazione dell’Eco-Planetario al Centro Didattico Scientifico di via ai Ronchi a Tradate. Presenti oltre una cinquantina fra amministratori locali e rappresentanti del territorio e della Provincia di Varese, oltre ai vertici del Parco Pineta, allo staff di Astronatura e alle Guardie Ecologiche Volontarie.
Eco-Planetario: inizia il viaggio
La cerimonia è iniziata con i discorsi introduttivi sul perchè di un Eco-Planetario nel cuore del Parco Pineta:
“Le aree protette – ha premesso il presidente Mario Clerici – sono un sistema per tutelare il territorio. Io e i miei colleghi degli altri parchi però riteniamo che un Parco abbia senso solo se non si limita ad essere un mero vincolo ma se è capace e in grado di valorizzare e proteggere attivamente il territorio. E di promuoverlo, verso le nuove generazioni e verso gli adulti. In questi anni, il Centro Didattico Scientifico ha accolto migliaia e migliaia di studenti, pur non potendo far leva su meraviglie naturali uniche ma ‘solo? su un bellissimo bosco e riuscendo a raccontare e far vivere esperienze. Finora il limite di questa struttura è stato il meteo. Ora grazie al planetario, finanziato grazie ai fondi del bando Interreg, le possibilità diventano infinite”.
Bando Interreg che infatti ha sostenuto interamente il costo dell’opera con 330mila euro. A questi si sono poi aggiunti 80mila euro di Fondazione Comunitaria del Varesotto e Fondazione Cariplo e altrettanti del Parco Pineta per tutti gli allestimenti interni.
“Ogni parco dell’area insubrica ha portato uno o più progetti per valorizzare il proprio territorio. Noi abbiamo voluto puntare sul planetario per completare e arricchire il Centro Didattico – ha aggiunto il direttore del Parco Pineta Gabriele Pozzi -. Si tratta di una struttura rivolta principalmente alle scolaresche di tutto l’ATE Insubria-Olona ma aperta a iniziative culturali di vario tipo, e scientifiche. Da qui il prefisso ‘Eco’, che non è stato dato perchè va di moda o per fare greenwashing ma perchè grazie a questa struttura ci sarà spazio e possibilità di lavorare sul cambiamento climatico, di conoscere e studiare gli habitat minacciati e le forme di energia alternativa”.
Oltre un anno di cantiere, e ancora più di studi preliminari, raccontati dall’architetto Giuseppe Speroni che ha seguito e realizzato il progetto, visitando e studiando altri planetari in tutto il Nord Italia simili per dimensioni cercando punti forti e deboli di ciascuno, inserendo i primi e cercando di risolvere i secondi con soluzioni innovative come la doppia cupola “non comunicante”.
Il taglio del nastro
Dopo i discorsi iniziali e il saluto di Luigi Bignami, tempo del taglio del nastro e della benedizione da parte del parroco di Tradate don Gianni Cazzaniga. E di alcuni ultimi auguri prima che i presenti potessero entrare e saggiare in prima persona le potenzialità del planetario grazie allo staff di AstroNatura.
“Complimenti a tutti, al presidente Clerici e a tutti coloro che hanno lavorato per costruire l’Eco-Planetario e che lo faranno vivere – ha commentato il sindaco di Tradate Giuseppe Bascialla -. Ci hanno creduto, hanno iniziato un percorso e lo hanno portato a compimento”.
Presente anche il senatore Stefano Candiani, ex sindaco di Tradate:
“E’ bello che oggi siano stati presenti tutta la comunità, tutto il territorio e chi negli anni si è appassionato grazie e attraverso questo Centro. Ricordo anni fa, quando con il presidente del Gruppo Astronomico Tradatese Cesare Guaita, oggi presente, ci trovammo in ufficio davanti a uno schizzo che poi diventò la cupola dell’osservatorio. Questo eco-planetario non è ‘normale’ per il nostro territorio, ma ci dice che qui si può fare anche l’impensabile se ci si crede abbastanza”.