Zecche

Le zecche sono invertebrati entomofagi parassiti di animali (si nutrono di sangue) che appartengono alla classe degli Aracnidi, come i ragni, acari o gli scorpioni.

Si dividono in due grandi famiglie: le Ixodidae chiamate anche “zecche dure” per lo scudo rigido che ne riveste il dorso e le Argasidae o “zecche molli” prive della protezione dorsale.

Le zecche dure sono le più pericolose poiché si adattano a vivere in ogni spazio verde e colpiscono tutto l’anno, mentre le zecche molli sono maggiormente diffuse negli ambienti naturali e nei periodi freddi non sono attive.

Questi artropodi, facilmente riconoscibili, sono grandi da pochi millimetri a circa 1 cm e presentano un corpo ovale e appiattito con otto zampe e l’apparato boccale pungente (rostro).

 

Le Zecche restano nascoste nella vegetazione alta e, dopo aver individuato l’ospite con dei sensori, si spostano per cercare di raggiungerlo (non saltano ne volano). Saliti sull’ospite questi artropodi cercano, anche per ore, il punto più adatto per pungerlo, operazione assolutamente indolore grazie ad un anestetico.

La fase di alimentazione dura alcuni giorni nei quali la zecca assorbe sangue dall’ospite e si accresce. Una volta sazio l’animale si stacca dall’ospite: questa fase è la più delicata perchè se la zecca è infetta il rischio di trasmettere delle patologie è più alto.

 

Generalmente le zecche colpiscono soprattutto nella bella stagione, quando si risvegliano dal letargo invernale. Negli ultimi anni gli attacchi di zecche sono in aumento sia per la riduzione dei periodi freddi invernali a causa del cambiamento climatico sia per l’aumento della fauna selvatica di grandi dimensioni, in particolare Cervi, Caprioli e cinghiali.

 

zecche
Un maschio in agguato sulla foglia. Foto di AfroBrazialian

Prevenzione

Per ridurre il rischio si consiglia di:

  • indossare pantaloni lunghi con colori chiari, per rendere le zecche più visibili;
  • utilizzare calze lunghe e scarpe alte;
  • evitare di addentrarsi nelle zone con erba alta;
  • effettuare un attento esame visivo e tattile della propria pelle (prediligono collo, testa, fianchi, ginocchia, inguine);
  • se colpiti rimuovere la zecca quanto prima per ridurre il rischio di essere infettati;
  • controllare accuratamente e scuotere gli indumenti prima di entrare in casa;
  • lavare i capi utilizzati.

In commercio esistono repellenti che riducono il rischio di essere attaccati (a base di DEET o N-dietiltoluamide e Icaridina o KBR3023).

Rimozione della zecca

Per la rimozione non si devono utilizzare mai prodotti chimici (alcol, benzina, acetone, ammoniaca, ecc) ne calore o fiamme (accendino, fiammiferi, sigarette, ecc)  per evitare di provocare il rigurgito del parassita.

Le zecche si rimuovono facilmente per via meccanica afferrandola saldamente alla base della testa, vicino alla pelle, con una pinzetta apposita e tirando dolcemente, imprimendo una leggera rotazione alla pinzetta per facilitare lo stacco, senza mai schiacciarla. Una volta rimosso l’ospite indesiderato la ferita va prontamente disinfettata (non utilizzare Mercurio cromo o tintura di iodio).

Se possibile si consiglia di conservare l’animale in un vasetto riempito di alcool 70%, per eventuali analisi in caso si manifestino patologie.

Una volta rimossa contattare il medico curante per eventuale terapia antibiotica. Qualora nei 30 giorni successivi la rimozione si manifestassero patologie ricordarsi di segnalare al medico la puntura del parassita.

 

zeccheZecca piena di sangue. Foto di Marius Vassnes

Malattie trasmesse dalle zecche

La possibilità che una zecca trasmetta malattie batteriche o virali è relativamente bassa (la maggior parte delle zecche non è infetta), ma se alcune delle patologie non vengono diagnosticate e curate correttamente possono avere un decorso invalidante per la persona e, raramente, pericolose per la vita dei per i soggetti più fragili.

Le patologie più diffuse e pericolose sono la Borreliosi di Lyme, che se diagnosticata in tempo è curabile con antibiotici specifici, e l’encefalite delle zecche, prevenibile con la vaccinazione.

 

Per maggiori informazioni:

Scheda Istituto superiore di sanità

Come difendersi dalle zecche – Ci vuole una scienza, Podcast di divulgazione

 

Osservazioni  iNaturalist nell’ATE Insubria Olona, con foto e mappe di distribuzione