
Descrizione
Dopo la doverosa sosta al Monastero di Torba (14,80 Km dalla partenza di Castellanza), si riprende la strada per affrontare l’ultimo tratto. La via prosegue ancora a ridosso dei binari e imbocca una leggere discesa fino alla frazione di San Pancrazio, dove un nuovo attraversamento stradale. l’ultimo prima della destinazione finale, immette sulla via per Castiglione Olona.
Dal punto di vista naturalistico, si tratta del tratto più pregevole, per intero contornato da boschi, mentre risale la parte più stretta della Valle Olona. Di conseguenza, il passaggio risulta gradevole soprattutto in estate, mentre da autunno a primavera il sole è praticamente assente. Altro aspetto importante, a differenza di tutto il resto del tracciato, per quanto livellato e pressato, il fondo è in terra e di conseguenza più a rischio di fango e pozzanghere soprattutto nel periodo invernale. La sovrapposizione con i binari, spesso afioranti, rende anche neessaria una maggiore attenzione per chi si muove in bicicletta.
Merita comunque qualche sosta lo scenario del fondovalle, in questo tratto capace di offrire uno degli spettacoli più interessanti, con vaghi richiami alla morfologia delle valli alpine.
Totalmente immerso nella natura, il percorso non offre grandi punti di riferimento, se non sulla costa orientale. Si incontrano per esempio delle piccole cascate nel fiume. Poco oltre invece, sulla destra inizia a stagliarsi la sagoma del Castello di Monteruzzo, a Castiglione Olona. Edificio storico converito a utilizzo sociale, immerso in un bel parco con spledida vista sul vero e proprio gioiello artistico del Borgo e non solo, La Collegiata.
La perla medioevale di Lombardia
La relativa sagoma peraltro, si intravvede anche sulla pista ciclopedonale. Collocata su un’altura appare discretamente all’orizzonte man mano che ci si avvicina. Per entrambi, l’accesso è direttamente dal paese.
Proseguendo, si arriva in prossimità dell’abitato di Castiglione Olona. Si attraversa una sorta di sottopassaggio e subito dopo sotto la salita che porta a Gornate Superiore, nota con il nome di Piccolo Stelvio per via della ripida successione di tornanti. Il breve tunnel sbuca in prossimità dell’antico ponte in pietra sull’Olona, praticamente all’inizio della salita SP 42. I due tracciati tuttavia non si incrociano.
Il ponte sull’Oona rappresenta la via di accesso più suggestiva per il centro abitato. Da Via Roma infatti, si risale fino ad arrivare nel centro storico, per una visita da non perdere. Oltre alla Collegiata, merita una visita il MAP (Museo dell’Arte Plastica) e l’insieme di antiche vie e abitazioni di ispirazione toscana.
La stazione di arrivo
Il percorso ciclopedonale prosegue ancora per un breve tratto. Prima di arrivare a destinazione, c’è ancora un punto in cui sostare. Sulla sinistra, appare infatti il Monumento Naturale, affioramento di gonfolite, materiale geologico della zona, spesso teatro anche di una spettacolare cascata.
Ancora poche centinaia di metri e si arriva alla stazione della Ferrovia della Valmorea, punto di arrivo della Pista Ciclopedonale della Valle Olona. Sulla destra invece è facilmente raggiungibile un’area posteggio a poche centinaia di metri.
Per chi volesse comunque proseguire, le possibilità non mancano. Ancora poche decine di metri in direzione Lozza e si arriva a un grande slargo di recente divenuto simbolo del desiderio di recupero della Ferrovia. Intorno a una bascula pesacarri restaurata, è infatti stata ricavata una zona verde con tanto di carrozze storiche delle Ferrovie Nord Milano.
Proseguendo diritto, si arriva a Lozza e alla rotonda del Ponte di Vedano. Da qui, all’altezza della diga di Gurone, è possibile seguire un tracciato, per ricollegarsi lungo la viabilità ordinaria alla Ciclabile della valle del Lanza fino al confine con la Svizzera.
La Ciclopedonale della Valle Olona

Parco
Parco RTO