Come riescono cinque specie di cince a convivere senza conflitti?
Immagina di essere in un incantevole bosco, dove cinque diverse specie di uccelli cantano e svolazzano insieme, creando una sinfonia di vita e colori. Questa comunità è conosciuta come una “guild ecologica” e comprende uccelli che condividono lo stesso habitat e risorse, seppur con alcune differenze che permettono loro di convivere armoniosamente.
Un caso molto particolare in tutto il contesto nazionale è quello del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tardate, in cui convivono straordinariamente, in abbondante numero, ben 5 specie di cince, piccoli uccelli forestali. Le specie in questione sono: cinciallegra, cinciarella, cincia bigia, cincia mora e la cincia dal ciuffo.
Ma come fanno queste specie a vivere insieme senza farsi “le scarpe”? Senza troppa concorrenza per il cibo e le altre risorse? Bene, è come una danza perfettamente coreografata, dove ognuno ha il proprio ruolo.
Le risposte arrivano da un recente studio
Questi risultati sono stati ottenuti grazie ad uno studio di 3 anni effettuato grazie all’Ente Parco ATE Insubria-Olona, alla preziosa partecipazione delle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Pineta, insieme ai volontari del Gruppo Insubrico di Ornitologia e della LIPU sezione Como (Lega Italiana Protezione Uccelli), in collaborazione con l’Unità di Analisi e Gestione delle Risorse Ambientali dell’Università degli Studi dell’Insubria e dell’Università degli Studi di Milano.
Gli operatori hanno mappato attentamente l’habitat nel Parco, suddividendolo in diverse categorie, e hanno tenuto traccia delle abitudini delle specie durante i periodi di nidificazione e svernamento.
La frase chiave che risponde alle domande precedenti è “spartizione di nicchia ecologica”: anche se queste specie sono vicine in termini di abitudini ecologiche e biologia, ciascuna di esse ha trovato il suo piccolo spazio speciale nel bosco. Questa diversificazione di nicchia è fondamentale per la coesistenza pacifica. I ricercatori hanno infatti scoperto che alcune specie (cincia mora e cincia dal ciuffo) preferiscono gli alberi di conifere, come ad esempio il pino silvestre, mentre altre specie (cinciallegra, cinciarella, cincia mora) sono più numerose nei boschi di latifoglie, ad esempio dove crescono querce e carpini . Questa differenza di preferenze aiuta a ridurre la competizione per le risorse.
Durante l’inverno, le specie sono come commensali di un grande banchetto, ognuna concentrandosi su una parte diversa e complementare della chioma degli alberi (conifere o latifoglie, coerentemente come detto sopra), garantendosi così la coesistenza, senza entrare in competizione con le altre specie. Ma durante il periodo riproduttivo, è come se ogni specie utilizzasse tutta la chioma degli alberi per il foraggiamento, sovrapponendosi quindi con le altre specie (pur mantenendo sempre la separazione tra cince di conifere e cince di latifoglie). Quindi, come è possibile la coesistenza in primavera? Immagina il bosco come una città divisa in quartieri. Quello che i ricercatori hanno scoperto è che ogni specie di cincia ha il suo quartiere preferito, dove si sente a casa, può costruire il nido e allevare la prole. Questo comportamento territoriale evita scontri diretti con le altre specie, garantendo che ognuna abbia il suo spazio vitale.
In breve, questo stupefacente esempio di coesistenza tra specie diverse ci mostra come la natura trovi modi sorprendenti per mantenere l’armonia anche tra le creature più diverse. Il segreto è nella diversità, nell’equilibrio e nella capacità di trovare il proprio ruolo all’interno del (eco)sistema.
Foto di copertina: cinciallegra di S. Colaone; cincia mora e cincia dal ciuffo tratte dal libro “Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate” Pubblinova Edizioni Negri