Nome
Prunus serotina
Descrizione
Il ciliegio tardivo è un albero alto fino a 20 metri, che può avere però anche portamento arbustivo. Importato dall’America, è una pianta invasiva che si diffonde velocemente e tende a sostituire le piante native, formano boschetti monospecifici e quindi minando la biodiversità degli ecosistemi. Il nome “tardivo” è riferito al fatto che fioritura e poi fruttificazione avvengono in ritardo rispetto a quelle dei Prunus nostrani (ad es. il ciliegio selvatico).
Le foglie del ciliegio tardivo sono ovali-lanceolate, a punta, con una seghettatura finissima, di colore verde scuro e lucide.
Il fogliame in autunno diventa molto decorativo, assumendo toni rossi e gialli.
La corteccia è rosso-bruna scura, con evidenti lenticelle disposte a serie orizzontali. In età avanzata si divide in placche quadrangolari parzialmente distaccate dal fusto. I rametti odorano di mandorla amara.
Le drupe, piccole e nere, sono amate dagli uccelli, che ne favoriscono purtroppo la diffusione.
Osservazioni iNaturalist nell’ATE Insubria Olona, con foto e mappe di distribuzione.
Habitat
Boschi di pianura
Foglia
ovale-lanceolata, di colore verde scuro e lucida, con picciolo corto. In autunno tende a diventare gialla o rossa.
Fiori
Bianchi e portati in lunghi grappoli.
Frutti
Piccole drupe, quasi nere
Curiosità
I rametti hanno un caratteristico odore di mandorla amara.
Si trova...
LungoParco a Limido Comasco e Mozzate: ma è presente in tutto il Parco, soprattutto nei boschi marginali di robinie. Nel PLIS delle Valli del Lanza è molto comune lungo il fiume e nei boschi più degradati.
Autore
Paola Casale