Descrizione
Il Gardaluso o Gradeluso è un torrente che nasce nel Parco della Pineta, all’interno del quale vi è il suo bacino idrografico, costituito da una rete di valli. Ancora in età storica, era tributario del Bozzente, da cui fu separato definitivamente nel Settecento al fine di gestirne le periodiche esondazioni.
Corso
Il torrente ha la sua sorgente più settentrionale nel territorio di Castelnuovo Bozzente in località Carriola presso il sentiero 846B. Discende nel territorio di Tradate attraversando la Valle Bille, che costituisce il cuore del SIC Pineta Pedemontana e dove, nel 2020, l’Ente Parco ha realizzato dei lavori di sistemazione idraulico-forestale con lo scopo di contrastare l’erosione delle ripide sponde.
Il Gardaluso piega poi verso sud, incrociando il sentiero 543B, il sentiero 543 (punto geolocalizzato sotto) e il sentiero 844, e passando nei boschi a nord degli abitati di Abbiate e Locate. Originariamente, proseguiva entrando nel nucleo abitato di Carbonate, col il nome di Tinella, per poi dirigersi nelle campagne a sud di Mozzate e confluire nel Bozzente.
I lavori di riordino idraulico eseguiti durante l’amministrazione austriaca del Ducato di Milano, previdero la creazione di un’alveo artificiale, popolarmente detto Cao, tutt’oggi esistente, con conduce le acque del Gradaluso verso le allora brughiere pianeggianti. In tal modo, il torrente si spaglia oltre il Bosco del Rugareto, dividendosi in due rami in prossimità della Cascina Visconta nel comune di Cislago.
Origine del nome
Il nome originale deve essere Gardalus, da cui l’italiano Gardaluso, poi evolutosi nell’attuale variante Gradaluso (dove lo scambio di posizione tra “a” e “r” è fenomeno tipico del parlato), come anche in Gradeluso e Gardalusio.
Uno studio etimologico sulla componente garda, confrontabile col gotico wardja, “posto di guardia” ha portato il nome del nostro torrente come esempio[1], ma risulta poco contestualizzabile, oltre che ignorare il suffisso -alus, che invece è linguisticamente celtico, pertanto anteriore alla popolazione germanica del territorio.
Luciano Golzi Saporiti ha più propriamente indicato una radice *kar/gar, “pietra”, “sasso”, analogamente agli idronimi francesi Garonne, Gard o Gardon. Gardaluso significa dunque “il molto sassoso”[2].
[1] C. Milani, Varia linguistica, EDUCatt, Milano, 2014.
[2] L. Golzi Saporiti, La toponimia del Seprio: una nuova interpretazione, inedito.
Geolocalizzazione
Autore
Matteo Colaone