Idronimi: il Bozzente

Descrizione

É il torrente il cui bacino idrografico copre buona parte del Parco. Nasce da diversi rami minori e raccoglie, nel punto più meridionale dell’area protetta, le acque dell’Antiga, per poi proseguire il proprio corso in un alveo rettificato dall’uomo negli scorsi secoli fino a sfociare nell’Olona.

In antichità, il Bozzente raggiungeva il cuore di Milano dove si congiungeva con altri torrenti a costituire la primordiale rete idrica dell’insediamento.

 

Corso

Il torrente Bozzente raccoglie gli impluvi al confine tra i territori comunali di Castelnuovo e Appiano in prossimità del sentiero 841, scorrendo in una valletta compresa tra le cascine Pagliaccia e Fontana (sentiero 847). Piu a sud raccoglie le acque del Muggiò e, alla Bocca delle Valli di Carbonate, quelle del Fosso delle Valli.

Bozzente
Bozzente

A questi rami principali si aggiungono numerosi affluenti effimeri e, al confine meridionale del Parco, l’Antiga, suo principale tributario, che origina da Olgiate Comasco.

Superato Mozzate, il Bozzente scorre in un alveo artificiale seicentesco detto Cavo Borromeo,  percorrendo il territorio del PLIS del Bosco del Rugareto a sud-ovest di Cislago, Gerenzano e a est Rescaldina; attraversa il Bosco del Conte a ovest di Lainate e sottopassa il Canale Villoresi presso Villanova di Garbatola, raggiungendo aree molto urbanizzate e ormai imbrigliato in argini in cemento armato.

Giunto alle porte di Rho, il Bozzente è canalizzato quasi interamente sotto il livello stradale e confluisce nell’Olona.

Originariamente il torrente attraversava il paese Cislago, sfiorava Gerenzano e Uboldo e si spagliava nel Bosco del Conte, sebbene un alveo di piena continuasse in direzione di Rho, tratto che in secca era utilizzato come strada. Nelle stagioni piovose, il Bozzente allagava questo percorso: vi confluiva la Lura e la Merlata. Giunto a Milano, sfociava nel Pudiga.

Si suppone che, in età romana, in questo alveo venne deviato l’Olona, che quindi abbandonò il suo percorso naturale di cui è ricordo l’Olona Meridionale. Il Bozzente divenne quindi, come è oggi, un affluente dell’Olona.

 

Origine del nome

«Ona volta in del mezz de sto paes
Passava per so comod on torrent
Che cont on termen puro milanes
Ch’el ven de bozza, el ciamen Bozzent
Che quand a bev s’è adree,
Se diress mai: l’è assee»

(N.N., Guida Ballografo-umoristica de tanti sit e paes che se ved e passa via stand in tranvaj da milano a Saronn, Mozzaa e Tradaa, Tipografia Alessandro Lombardi, Milano, 1881, p. 78)

Bozzente, in italiano, e Bozzent in lingua locale (pr.: Bozént o Bosént): una certa tradizione popolare, ricordata dai versi sopracitati, vuole che derivi dalla capacità di questo torrente di creare bozze, ristagni, con riferimento alle periodiche esondazioni.

Gli studiosi di etimologia e linguistica hanno scrutato più a fondo la parola. Enrico Lombardi ha proposto che “bozza” sarebbe da accostarsi al tedesco boden, cioè pianura; -ente avrebbe il significato di fiume: Bozzente sarebbe quindi il “fiume del piano”[1]. Luciano Golzi Saporiti ha ipotizzato la connessione con le radici *bodios (vedi Rabaù) o *bhedh, completate da -ent,  suffisso è indoeuropeo che e indica un participio aggettivato; a dare, a seconda dei due casi, il significato di “quello color giallo-marrone“ o “quello che scava”[2]. Matteo Colaone ha suggerito, da ultimo, un costrutto tipo *bis> bosent, da rendere come “quello ricco di biforcazioni”[3].

 

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[1] E. Lombardi, Il torrente Bozzente nel territorio di Uboldo, testo della conferenza presentata a Uboldo il 26 maggio 2000.

[2] L. Golzi Saporiti, La toponimia del Seprio: una nuova interpretazione, inedito.

[3] M. Colaone, Archivio dei nomi di luogo del territorio di Carbonate, 2015, p. 83.

 

Autore

Matteo Colaone